Via Crucis Cittadina

| Fabio Lo Cascio | Eventi

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Introduzione

Canto iniziale

V.        Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo

A.        Amen

V.      La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, che dato la vita per noi, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi

A.        E con il tuo Spirito

L.         (Dal discorso di Papa Benedetto XVI ai giovani di Palermo 2010)

L.      “Cari giovani di Sicilia , siate alberi che affondano le loro radici nel “fiume” del bene! Non abbiate paura di contrastare il male! Insieme, sarete una foresta che cresce, forse silenziosa, ma capace di dare frutto, di portare vita e di rinnovare in modo profondo la nostra terra! Non cedete alle suggestioni della mafia, che è una strada di morte, incompatibile con il Vangelo, come tante volte i vostri Vescovi hanno detto e dicono! L’apostolo Paolo riprende questa immagine nella lettera ai Colossesi, dove esorta i cristiani ad essere “radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr Col2,7). L’immagine dell’albero dice che ognuno di noi ha bisogno di un terreno fertile in cui affondare le proprie radici, un terreno ricco di sostanze nutritive che fanno crescere la persona: sono i valori, ma sono soprattutto l’amore e la fede, la conoscenza del vero volto di Dio, la consapevolezza che Lui ci ama infinitamente, fedelmente, pazientemente, fino a dare la vita per noi”.

Orazione

Guarda, Padre santo, il sangue che sgorga dal costato trafitto del Salvatore;

            guarda il sangue versato da tante vittime dell’odio, della guerra, del terrorismo,

            e concedi benigno che il corso degli eventi nel mondo

            si svolga seconda la tua volontà nella giustizia e nella pace,

            e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio

            e alla liberazione del’uomo.

            Per Cristo nostro Signore.

A.        Amen



I STAZIONE: GESU’ E’ CONDANNATO A MORTE

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, disse: "Mi avete portato quest`uomo come sobillatore del popolo; ecco, l`ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; e neanche Erode, infatti ce l`ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte.  Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò". Ma essi si misero a gridare tutti insieme: "A morte costui! Dacci libero Barabba!". Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. Ma essi urlavano: "Crocifiggilo, crocifiggilo!".  Ed egli, per la terza volta, disse loro: "Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò".  Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. (Lc 23, 13-24)

Meditazione

L.      Sono già passate le dieci del mattino. Il processo sta giungendo al termine. Non ci sono state prove decisive. Il giudice sa che i nemici glielo hanno consegnato per invidia, e tenta una scappatoia assurda: la scelta fra Barabba, un malfattore accusato di furto con omicidio, e Gesù, che sì dice il Cristo. Il popolo sceglie Barabba. Pilato esclama: Che farò, dunque, di Gesù? (Mt 27, 5-22).Tutti rispondono: Sia crocifisso!Il giudice insiste: Ma che male ha fatto?E di nuovo rispondono urlando: —Sia crocifisso! Sia crocifisso! Pilato si spaventa di fronte al crescente tumulto. Fa portare dell'acqua e si lava le mani davanti alla folla, dicendo: —Sono innocente del sangue di questo giusto; vedetevela voi (Mt 27, 24). E dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegna perché sia crocifisso. Si fa silenzio in quelle gole inferocite e ossesse. Come se Dio fosse già vinto.  Anche noi giovani alle volte siamo come Pilato, ci spaventiamo di fronte al crescente tumulto dei nostri impegni di testimoni giovani del Cristo che quotidianamente incontriamo lungo le strade della nostra esistenza. Come giovani della chiesa palernitana siamo chiamati a donare le nostre idee, le nostre migliori qualità per essere si nella folla ma come coloro che chiedono la liberazione di Gesù, vogliamo gridarlo con la certezza che il nostro impegno cristiano avrà la Grazia così come  tutti quelli che hanno scelto di seguire il Cristo.

Intercessioni

D.      Maestro buono, fa’ conoscere ai giovani la via che hai tracciata per ciascuno di loro, perché, realizzando la loro vocazione, siano veramente felici, preghiamo.

Ascoltaci, Signore.

D.      Insegnaci a far sempre ciò che è vero, giusto  e santo davanti a te, e a cercare te in ogni parola e in ogni avvenimento, preghiamo.

D.      Cristo, che hai voluto essere simile a noi in tutto fuorché nel peccato, insegnaci a gioire con chi gioisce e a piangere con chi piange, preghiamo.

D.      Perché il Signore che ha umiliatola prepotenza e l’orgoglio dei suoi persecutori, protegga i poveri, liberi gli oppressi,conceda a tutti gli uomini la gioia pasquale, preghiamo.

Padre nostro

Stabat mater dolorosa

Iuxta crucem lacrimosa

Dum pendebat Filius


II STAZIONE: GESU’ E’ CARICATO DELLA CROCE

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte.  Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!".  E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.

(Mt 27, 27-31)

Meditazione

 

L.      Fuori della città, a nord-ovest di Gerusalemme, vi è un piccolo colle: in aramaico è chiamato Golgota; in latino, locus Calvariae: luogo dei Teschi o Calvario. Gesù si consegna inerme all'esecuzione della condanna. Nulla gli deve essere risparmiato, e sulle sue spalle ricade il peso della croce infamante. Ma la Croce sarà, per opera dell'amore, il trono della sua regalità. Gli abitanti di Gerusalemme e i forestieri giunti per la Pasqua si accalcano per le strade della città per veder passare Gesù Nazareno, il Re dei giudei. Vi è un frastuono di grida; e, a intervalli, brevi silenzi: forse quando Cristo fissa lo sguardo su qualcuno: — Se qualcuno vuol ventre dietro a me, prenda la sua croce di ogni giorno e mi segua (cfr Mt 16, 24). Con quanto amore Gesù abbraccia il legno che gli darà la morte! Non è forse vero che non appena smetti di aver paura della Croce, di ciò che la gente chiama croce, quando applichi la tua volontà ad accettare la Volontà divina, sei felice, e scompaiono tutte le preoccupazioni, le sofferenze fisiche o morali? E' davvero leggera e amabile la Croce di Gesù. Lì non contano i dolori; soltanto la gioia di sapersi corredentori con Lui.

Intercessioni

D.      Donaci la grazia di riconoscerti nei poveri e nei sofferenti, per saziare la tua fame negli affamati e la tua sete negli assetati, preghiamo.

Ascolta la nostra preghiera.

D.      Signore, che sei passato fra la gente sanando e beneficando tutti, concedi anche a noi di essere sempre pronti al servizio dei fratelli, preghiamo.

D.      Aiutaci a portare un messaggio di bontà e di gioia ai poveri e ai sofferenti, per incontrare te presente nei nostri fratelli, preghiamo.

D.      Perché il Signore, che ha liberato dagli inferi le anime dei giusti che attendevano il Salvatore, riunisca tutti i nostri morti nella gioia del paradiso, preghiamo.

Padre nostro

Cuius animam gementem

Contristatam et dolentem

Pertransivit gladius



III STAZIONE: GESU’ CADE LA PRIMA VOLTA

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell`uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: "Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini".                               (Mc 8, 31-33)

Meditazione

L.      La Croce ferisce, lacera col suo peso le spalle del Signore. Il corpo estenuato di Gesù ormai vacilla sotto la Croce enorme. Dal suo Cuore amatissimo giunge appena un soffio di vita alle sue membra piagate. A destra e a sinistra il Signore vede questa folla che vaga come un gregge senza pastore. Potrebbe chiamarli a uno a uno, con i loro nomi, con i nostri nomi. Vi sono lì in mezzo quelli che si erano cibati alla moltiplicazione dei pani e dei pesci, quelli che erano stati risanati dai loro mali, quelli che erano stati ammaestrati sulla riva del lago, sulla montagna e nei portici del Tempio. Un dolore acuto trapassa l'anima di Gesù, e il Signore cade a terra estenuato. Anche a noi giovani capita di cadere sotto il peso della croce, anche qui su questa piazza dove probabilmente ci è capitato di venire a sensibilizzare chi ci governa e amministra, perchè ci sostenga con una giusta politica giovanile a portare la croce del nostro vivere quotidiano, del nostro costruire il futuro. La Croce non ci può spaventare, è l’unità di misura di ogni impegno cristiano. Come  sappiamo che è la via che conduce alla gloria. La Gloria di una vista impegnata bene. Dobbiamo fare attenzione ad un probabile rischio: quello che San Paolo chiama “ l’evacuazione della croce”; la croce rimane sempre al centro delle nostre prospettive, ma noi vi giriamo al largo, come quando in viaggio, si sfiora una città passando dalla tangenziale. L’automobile corre sulla strada, si dà un’occhiata ai campanili, ma tutto finisce lì.

Intercessioni

D.      Gli abitanti di Gerusalemme stendevano i loro mantelli lungo il tuo cammino, la nostra generazione riconosca i segni del tuo passaggio nella storia di ieri e di oggi, preghiamo.

Tutto ci viene da Te.

D.      Tu che hai avuto compassione per tutte le sofferenze umane, rianima la speranza dei malati e dona loro serenità e salute, preghiamo.

D.      Tu che ami gli uomini, rendici disponibili all’aiuto fraterno secondo il tuo comandamento, perché risplenda più viva ad ogni uomo la luce della salvezza, preghiamo.

D.      Perché il Signore che ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e della morte, accolga nella pace i nostri fratelli che lasciano questo mondo, preghiamo.

Padre nostro

O quam tristi set afflicta

Fuit illa benedicta

Mater Unigeniti



IV STAZIONE: GESU’ INCONTRA SUA MADRE

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Brano Biblico

L.      “Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione  perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l`anima".

(Lc 2, 33-35)

Meditazione

 

L.      Gesù si è appena rialzato dalla sua prima caduta, quando incontra la sua Santissima Madre, al bordi della strada che stava percorrendo. Maria guarda Gesù con immenso amore, e Gesù guarda sua Madre; i loro occhi si incontrano, ciascuno dei due cuori versa nell'altro il proprio dolore. L'anima di Maria è sommersa in amarezza, nell'amarezza di Gesù. Voi tutti che passate per la via. considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore! (Lam 1, 12). Ma nessuno se ne accorge, nessuno lo nota; soltanto Gesù. Si è compiuta la profezia di Simeone: Una spada ti trafiggerà l'anima (Lc 2, 35). Nella buia solitudine della Passione, la Madonna offre a suo Figlio un balsamo di tenerezza, di unione, di fedeltà; un “si” alla volontà divina. Dando la mano a Maria, anche tu e io vogliamo consolare Gesù. accettando sempre e in tutto la Volontà di suo Padre, di nostro Padre. Soltanto così gusteremo la dolcezza della Croce di Cristo, e la abbracceremo con la forza dell'Amore, portandola in trionfo per tutti i cammini della terra. Nelle nostre sofferenze quotidiane confidiamo in Maria, tante Confraternite della nostra diocesi ne portano il nome, tanti canti che regolarmente cantiamo nei nostri incontri di gruppo o di movimenti sono ispirati a Maria, ma quanto il suo esempio di donna del Si, di colei che ha lo sguardo attento come alle nozze di Cana ispira la nostra vita? Il nostro modo di agire e di operare?

Intercessioni

D.      Cristo, che ti sei immolato per la tua Chiesa, purificandola mediante il lavacro dell’acqua nella parola di vita, conservala sempre pura e santa per mezzo dell’orazione e della penitenza, preghiamo.

Esaudiscici nella tua bontà.

D.      Maestro e Salvatore, che ci hai illuminati con gli insegnamenti della  fede e con la tua gloriosa passione hai fatto di noi una nuova creatura, fa’ che non ricadiamo nella palude dei nostri peccati, preghiamo.

D.      Mentre scendevi dal monte degli Ulivi, la folla dei discepoli lodava Dio in esultanza, da’ ai tuoi  fedeli il gusto e la gioia della lode divina, preghiamo.

D.      Perché il Signore, che con la sua morte e risurrezione ha aperto la via dell’immortalità, riceva nella sua pace i morti a causa della violenza e dell’odio, preghiamo.

Padre nostro

Quae moerebat et dolebat

Pia mater dum vudebat

Nati poenas incliti


 V STAZIONE: GESU’ E’ AIUTATO DA SIMONE DI CIRENE

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Brano Biblico

L.      Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui.

(Mt 27, 32-33)

Meditazione

L.      Gesù è estenuato. Il suo passo si fa sempre più lento, e la soldataglia ha fretta di finire; e così, quando escono dalla città attraverso la porta Giudiziaria, precettano un uomo che ritornava dal campi, chiamato Simone di Cirene, padre di Alessandro e di Rufo, e lo costringono a portare la croce di Gesù (cfr Mc 15, 21). Simone di Cirene, un immigrato da Cirene nell’odierne Libia a Gerusalemme. Quanti migranti vivono nella nostra città dandole una configurazione cosmopolita che la distingue da secoli, quanta cultura e ricchezza che si rispecchia anche in alcuni monumenti. Qual è il nostro rapporto con l’altro, con il diverso per colore della pelle, per la lingue che parla, per il Dio che celebra. Anche loro sono cittadini. So essere anche io Cireneo nel portare la croce altrui? Nell'insieme della Passione, questo aiuto rappresenta ben poco. Ma a Gesù basta un sorriso, una parola, un gesto, un po' di amore per riversare copiosamente la sua grazia sull'anima dell'amico.

Intercessioni

D.      Entrando nella  città di Davide fra le acclamazioni  festose, hai prefigurato il tuo ingresso glorioso nel santuario celeste, donaci di condividere con i nostri defunti il tuo trionfo eterno, preghiamo.

Ascolta, o Padre,la preghiera dei tuoi figli.

D.      Abbiamo peccato, Signore, abbiamo molto peccato, lava le nostre colpe nella tua misericordia senza limiti, preghiamo.

D.      Fa’ che collaboriamo a costruire un mondo giusto e fraterno,, perché tutti gli uomini siano disponibili a ricevere l’annunzio di pace della tua Chiesa, preghiamo.

D.      Perché i nostri fratelli defunti siano felici nella comunione gloriosa dei santi, preghiamo.

Padre nostro

Quis est homo qui non fleret

Matrem Christi si videret

In tanto supplicio?



VI STAZIONE: LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESU’

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Brano Biblico

L.      Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.  Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dá salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.   Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l`iniquità di noi tutti.

(Is 53, 3- 7)

Meditazione 

L.      Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini. uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia. era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima (Is 53, 2-3). E chi passa è il Figlio di Dio, pazzo... pazzo d'Amore! Una donna, di nome Veronica, si fa strada tra la folla; porta un lino bianco ripiegato, con il quale terge devotamente il viso di Gesù. Il volto amato di Gesù, che aveva sorriso ai bambini e si era trasfigurato di gloria sul Tabor, ora è come nascosto dal dolore. Ma questo dolore è la nostra purificazione; il sudore e il sangue che offuscano e sfigurano le sue fattezze, sono la nostra pulizia. Signore, fa' che io mi decida a strappare, con la penitenza, la triste maschera che mi sono forgiato con le mie miserie… Allora, solo allora, attraverso. il cammino della contemplazione e dell'espiazione, a poco a poco la mia vita ricopierà fedelmente i lineamenti della tua vita. Assomiglieremo sempre più a Te. La riconciliazione verso i nostri nemici: noi dobbiamo assolutamente dare un aiuto al fratello che abbiamo ostracizzato dai nostri affetti, stringere la mano alla gente con cui abbiamo rotto il dialogo, porgere aiuto al prossimo col quale abbiamo categoricamente deciso di archiviare ogni tipo di rapporto. E’ su questa scarpata che siamo chiamati a vincere la pendenza del nostro egoismo e a misurare la nostra fedeltà al mistero della croce.

Intercessioni

D.      Ispiraci un fraterno amore verso malati del corpo e dello spirito, perché in essi riconosciamo e serviamo il Cristo tuo Figlio, preghiamo.

Donaci, o Padre, quanto ti abbiamo chiesto.

D.      Signore, che hai promesso cieli nuovi e terra nuova, rinnovaci profondamente perché possiamo unirci a te nella nuova Gerusalemme, preghiamo.

D.      Liberaci dal male, perché niente oscuri in noi il senso cristiano della vita, preghiamo.

D.      Perché la luce gloriosa della santa città di Dio risplenda ai nostri morti nei secoli dei secoli, preghiamo.

Padre nostro

Quis non posset contristari

Piam matrem contemplari

Dolentem cum Filio?



VII STAZIONE: GESU’ CADE LA SECONDA VOLTA

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l`iniquità del mio popolo fu percosso a morte.

(Is 53, 7-8)

Meditazione

 

L.      Ormai fuori delle mura, il corpo di Gesù viene meno di nuovo per la spossatezza, e cade per la seconda volta, fra le grida della folla e gli spintoni dei soldati. La debolezza del corpo e l'amarezza dell'anima hanno provocato la ricaduta di Gesù. Tutti i peccati degli uomini —anche i miei— pesano sulla sua Santissima Umanità. Gesù si accascia, ma la sua caduta ci risolleva, la sua morte ci risuscita. Alla nostra recidività nel male, Gesù risponde con la sua insistenza nel redimerci, con abbondanza di perdono. E, perché nessuno disperi, si rialza faticosamente, abbracciando la Croce. Gli inciampi e le sconfitte non ci separino mai da Lui. Come giovani può essere facile cadere nello sconforto nel commettere “gli stessi peccati, gli stessi errori” non riesco, oramai tutto è perso. E’ proprio in questo modo che ci allontaniamo da Dio. Invece dobbiamo avere la forza e la fiducia di ricominciare, di voler scrivere un nuovo capitolo alla nostra storia con Cristo, di saper dire con fiducia e coraggio di chi si è accostato al sacramento della Riconciliazione : “Ed anche oggi Signore ricominciamo d’accapo”.

Intercessioni

D.      Donaci un segno della tua misericordia, rimetti a noi i nostri debiti e allontana i castighi che meritiamo, preghiamo.

Padre, Tu ci ami: vieni in nostro aiuto.

D.      Signore, artefice della vita, ricordati dei nostri fratelli stroncati dalla violenza e dalla guerra, dona loro un’esistenza immortale nel tuo regno, preghiamo.

D.      Aiutaci a vincere ogni forma di pigrizia, di mollezza e di egoismo, donaci il gusto del lavoro assiduo e serio per il premio celeste, preghiamo.

D.      Perché la nostra vita sia nascosta in Cristo e i nostri defunti che hanno comunicato al suo corpo e sangue, siano accolti in cielo e partecipino al banchetto della gioia eterna, preghiamo.

Padre nostro

Pro peccatis suae gentis

Vidit Iesum in tormentis

Et flagellis subditum.



VIII STAZIANE: GESU’INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME

CHE PIANGONO SU DI LUI

Ti adoriamo. Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.  Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi!ne ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?".

(Lc 23, 27-31)

Meditazione

 

L.      Fra la gente che osserva il passaggio del Signore, vi sono alcune donne che non possono trattenere la compassione e scoppiano in lacrime, forse ricordando le giornate gloriose di Gesù, quando tutti esclamavano meravigliati:, ha fatto bene ogni cosa. (Mc 7, 37). Ma il Signore vuole dirigere questo pianto verso un motivo più soprannaturale, e le invita a piangere per i peccati che sono la causa della Passione e che attireranno il rigore della giustizia divina: Figlie di Gerusalemme. non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli... Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco? (Lc 23, 28; 3 1). La donna, alle volte è mercificata, sfrutta, venduta per i piaceri del sesso diventa fonte di reddito illecito. Anche sotto questo cielo, questa sera come le altre,  in luoghi specifici tristemente noti, Foro Italico, Favorita, palazzina cinese, sta avvenendo questo vile commercio. Come giovani impegnati, cosa possiamo fare? Che fare di fronte al fenomeno della tratta?

Intercessioni

D.      Dio misericordioso, che mediante il Battesimo, ci hai fatti rinascere ad una vita nuova, fa’ che di giorno in giorno diventiamo sempre più conformi alla tua immagine, preghiamo.

Speriamo tutto da Te.

D.      Gesù, mite ed umile di cuore, rivestici dei tuoi sentimenti di umiltà e di misericordia, perché ci perdoniamo sempre gli uni gli altri come tu hai perdonato a noi, preghiamo.

D.      Ravviva in noi il ricordo e la stima della dignità che ci hai conferito nel battesimo, perché, morti al peccato,viviamo sempre per te, preghiamo.

D.      Il Signore, che è il giudice dei vivi e dei morti, accolga nel suo regno i nostri fratelli defunti che hanno creduto in lui, preghiamo.

Padre nostro

Tui Nati vulnerati

Tam dignati pro me pati

Poenas mecum divide.



IX STAZIONE: GESU’ CADE LA TERZA VOLTA

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore

(Mt 11, 28)

Meditazione

L.      Il Signore cade per la terza volta, sul pendio del Calvario, quando mancano solo quaranta o cinquanta passi alla vetta. Gesù non si regge in piedi: gli mancano le forze e giace stremato per terra. Maltrattato, si lascio umiliare e non aprì la sua bocca; era come un agnello condotto al macello. come pecora muta di fronte al suoi tosatori (Is 53, 7). Dobbiamo avere come Gesù la forza di rialzarci. Tante volte la nostra comunità è stata colpita dai flagelli della violenza mafiosa, alle volte i colpi inferti sono stati pesantissimi. In questo 2012 ricorre il ventennale delle stragi di capaci e Via D’Amelio, siamo vicini ad un luogo che è sede di una istituzione che a nome e per conto dello stato contrasta la mafia e la delinquenza in genere. Un luogo intitolato ad un eroe della lotta alla mafia, il Generale Dalla Chiesa. Come cristiani, non possiamo tacere, abbiamo il dovere di affermare la legalità e l’impegno per una società più giusta, ad essere come dice D. Bosco “buoni cristiani ed onesti cittadini”. Il buono e l’onesto sa rialzarsi, ha il coraggio di riprendere la croce così come fa Gesù. Gesù compie la volontà del Padre suo! Povero: nudo. Generoso: che cosa può dare di più? mi ha amato e ha dato se stesso per me, fino alla morte.

Intercessioni

 

D.      Fa’ che i cristiani, partecipi della tua dignità profetica, portino in ogni luogo il lieto annunzio della salvezza, e lo confermino con la testimonianza di fede, speranza, carità, preghiamo.

Porgi l’orecchio alla nostra supplica.

D.      La tua parola illumini sempre il nostro cammino, perché viviamo nella verità e nella carità per la perfezione del corpo mistico, preghiamo.

D.      Tu che hai risvegliato Lazzaro dal sonno della morte, fa’ che i peccatori passino da morte a vita mediante la preghiera e la penitenza, preghiamo.

D.      Gesù, nuovo Adamo, e spirito datore di vita, conceda ai defunti, che portano l’immagine battesimale della sua gloria, di godere la pienezza della sua felicità, preghiamo.

Padre nostro

Eia, Mater, fons amoris,

Me sentire vim doloris

Fac, ut tecum lugeam.



X STAZIONE: GESU’ E’ SPOGLIATO DELLE SUE VESTI

Ti adoriamo, Cristo. e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d`un pezzo da cima a fondo.  Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte.

(Gv 19, 23-24)

Meditazione

L.      Cristo è entrato nel mondo spogliandosi della sua Gloria di Dio incarnandosi da uomo. È lo spogliamento, la svestizione, la povertà più assoluta. Non è restato nulla al Signore, eccetto un legno. Per giungere a Dio, la via è Cristo; ma Cristo è sulla Croce, e per salire sulla Croce bisogna avere il cuore libero, distaccato dalle cose della terra. Noi giovani alle volte ci ammantiamo di cose effimere guidati dalla corrente della moda, “perchè questo si usa” diciamo alle volte. Per fare spazio a Gesù dobbiamo spogliarci anche noi di qualcosa, magari del nostro egoismo, della nostra superbia, della nostra  superficialità. Un cammino non facile che va controcorrente con la mentalità di questo mondo, ma noi siamo nel mondo ma non di questo mondo e qui siamo chiamati dare testimonianza del nostro essere cristiani. In Cristo che muore nudo sulla croce troviamo la forza per andare avanti.

Intercessioni

D.      Cristo, vita nostra che mediante il battesimo ci hai sepolti con te nella morte, per renderci partecipi della tua risurrezione, donaci di camminare oggi con te nella vita nuova, preghiamo.

Appaga i nostri desideri, Signore.

D.      Signore, fa’ che partecipiamo con fede al banchetto eucaristico, per possedere in abbondanza i beni del mistero pasquale, preghiamo.

D.      Donaci di accogliere con cuore libero e ardente la tua parola, per portare frutto nella perseveranza, preghiamo.

D.      Il Signore che ha chiamato i martiri a condividere la sua gloria,accolga nel suo regno tutti ni defunti che hanno lottato e sofferto a causa della fede, preghiamo.

Padre nostro

Fac ut ardeat cor meum

In amando Christus Deum

Ut sibi complaceam.


XI STAZIONE: GESU’ E’ INCHIODATO ALLA CROCE

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l`altro a sinistra. 34 Gesù diceva: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno".

(Lc 23, 33-34)

Meditazione

L.      Adesso crocifiggono il Signore, e, accanto a Lui, due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Intanto Gesù dice: Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno (Lc 23, 34). È stato L`Amore a portare Gesù al Calvario. E, ormai in Croce, tutti i suoi gesti e tutte le sue parole sono di amore, di amore sereno e forte. Con gesto di Sacerdote eterno, apre le sue braccia a tutta l'umanità. Insieme ai colpi di Martello che inchiodano Gesù, risuonano le parole profetiche della Scrittura Santa: Hanno forato le mie mani e i miei piedi, posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano, mi osservano (Sal 21, 17-18). Posso essere anche io tra i crocifissori? Si. Ogni volta che volto le spalle all’insegnamento di Gesù che mi chiama ad amare il mio prossimo. Ogni volta che svaluto, avvilisco la mia vita, non mi sforzo di comprendere la mia vocazione, quello che Gesù mi chiama a realizzare per fare la volontà del Padre. Ogni volta che spreco il tempo che Dio mi dona, che mi tuffo in falsi paradisi anche virtuali, che annego le mie domande fondamentali in fiumi di alcool e droghe anche le cosiddette “leggere”  trincerandomi dietro un semplice “tanto per una volta non fa male”, anche  in questi modi crocifiggo Gesù

Intercessioni

 

D.      Re della pace, fa’ che in tutto il mondo regni la tua pace, e l’umanità intera sperimenti la gioia della tua presenza, preghiamo.

Confidiamo nella tua bontà provvidente.

D.      Insegnaci ad amare non solo i membri della nostra comunità, ma tutti gli uomini, nello spirito del discorso della montagna, preghiamo..

D.      Guarda i catecumeni che attendono il battesimo, fa’ che diventino pietre vive e scelte della tua Chiesa, preghiamo.

D.      Perché il Signore, che è la primizia della morte che salva e della risurrezione, ammetta nella sua luce immortale coloro che hanno sperato in lui, preghiamo.

Padre nostro

Sancta Mater istud agas

Crucifixi fige plagas,

Cordi meo valide.



XII STAZIONE: GESU’ MUORE IN CROCE

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      E dopo aver ricevuto l`aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!". E, chinato il capo, spirò. Era il giorno della Parascéve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all`altro che era stato crocifisso insieme con lui.  Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.

(Gv 19, 28-34)

Meditazione

 

L.      Dal Costato di Gesù scaturiscono sangue ed acqua simboli dei sacramenti del battesimo e della Eucaristia. Siamo prossimi al luogo della cattedrale, centro della chiesa palermitana unitamente al suo pastore. E’ qui come in ogni parrocchia o chiese che vengono amministrati questi sacramenti che ci fanno figli di Dio e che ci danno l’alimento per la nostra crescita spirituale. Come giovani siamo bravi ad alimentare i nostri telefonini, abbiamo una gran cura di loro, ma quanto ci prendiamo cura della nostra interiorità? Della nostra anima? Quanto ci ricarichiamo con frequenza all’energia che scaturisce dall’incontro con il Signore nell’Eucaristia? Ai giovani che nel vicino seminario si formano a diventare pastori d’anime chiediamo di sapersi formare anche all’ascolto di noi giovani. Alle volte siamo impacciati nell’esporre i nostri problemi, incostanti nel mantenere i nostri impegni. Alle volte possiamo essere come quel ladrone che chiede a Gesù di ricordarsi di lui. A quei laici che nel contempo frequentano gli stessi studi teologici chiediamo di essere testimoni e guide che sanno additare Gesù agli altri, anche a noi giovani e questo con la loro testimonianza di vita.

Intercessioni

D.      Fa’ che ci impegniamo a costruire insieme un mondo più umano e più giusto, nella costante ricerca del tuo regno, preghiamo.

Provvedi alle nostre richieste.

D.      Cristo Gesù, che hai promesso di essere presente in mezzo ai tuoi fedeli, riuniti nel tuo nome, donaci la grazia di pregare il Padre in unione con te nello Spirito, preghiamo.

D.      Per noi tutti,perché alla scuola del Signore impariamo a vivere ogni giorno in piena adesione alla divina volontà e a condividere le infermità e le sofferenze del prossimo, preghiamo.

D.      Perché il Signore, che è sceso agli inferi per portare agli antichi padri l’annunzio della salvezza, riunisca nella gioia eterna tutti i nostri morti, preghiamo.

Padre nostro

Vidit suum dulce natum

Morientem desolatum

Dum emisit spiritum.


 XIII STAZIONE: GESU’ E’ DEPOSTO DALLA CROCE

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      Giuseppe d`Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo.  Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.

(Mc 15, 42-46)

Meditazione

L.      Sommersa dal dolore, Maria sta accanto alla Croce. E Giovanni, con Lei. Ma si fa tardi, e i giudei insistono perché il Signore venga tolto da lì. Dopo aver ottenuto da Pilato il permesso prescritto dalla legge romana per dare sepoltura al condannati, giunge al Calvario un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio. Con lui viene anche Nicodemo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portava una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei (Gv 19, 39-40). Essi non erano conosciuti pubblicamente come discepoli del Maestro; non avevano presenziato ai grandi miracoli, e non l'avevano accompagnato nell'entrata trionfale in Gerusalemme. Adesso, nel momento brutto, quando gli altri sono fuggiti, non temono di dare la faccia per il loro Signore. Quando gli altri fuggono, quando alle volte le istituzioni per vari motivi si tirano indietro, non riescono ad operare per il bene della popolazione cittadina, la Chiesa ci mette la faccia in nome e per conto del Signore. Gesù viene deposto dalla croce e adagiato nelle braccia di Maria, e come  l’annunciazione ci ha donato la maternità la deposizione ci dona la pietà. Per avere pietà bisogna prendere sulle proprie braccia il dolore degli altri, bisogna toccare la sofferenza altrui per non stancarsi di avere pietà.

Intercessioni

 

D.      Dio grande e misericordioso, donaci lo spirito di orazione e di penitenza, suscita in noi un vero amore per te e per il nostro prossimo, preghiamo.

Vieni presto in nostro soccorso.

D.      Rivelaci il valore autentico di tutte le realtà create, perché le associamo al nostro cantico di lode, preghiamo.

D.      Tu che sei salito a Gerusalemme per sostenere la passione e così entrare nella tua gloria, guida alla Pasqua eterna la tua Chiesa pellegrina sulla terra, preghiamo.

D.      Perché i miliardi di uomini e donne che vivono sulla faccia della terra e coloro che si sono congedati da noi si riabbiano compagni per sempre nella festosa comunità dei santi, preghiamo.

Padre nostro

Fac me plagas vulnerari

Cruce hac inebriari

Et cruore Filii.



XIV STAZIONE: GESU’ E’ DEPOSTO NEL SEPOLCRO

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Brano Biblico

L.      Dopo questi fatti, Giuseppe d`Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.  Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com`è usanza seppellire per i Giudei.  Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Parascéve dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.

(Gv 19, 38-42)

Meditazione

 

L.      Molto vicino al Calvario in un orto Giuseppe d'Arimatea sí era fatto scavare nella roccia un sepolcro nuovo. Ed essendo la vigilia della grande Pasqua del giudei lì depongono Gesù. Poi, Giuseppe, rotolata una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò (Mt 27, 60). Senza nulla di proprio Gesù è venuto al mondo e senza nulla di proprio neppure il luogo in cui riposa ci ha lasciati. La Madre del Signore mia Madre e le donne che hanno seguito il Maestro dalla Galilea, dopo aver osservato tutto attentamente, rientrano anch'esse. Cade la notte. Adesso tutto è finito. L'opera della nostra Redenzione è compiuta. Ormai siamo figli di Dio, perché Gesù è morto per noi e la sua morte ci ha riscattati. tu e io,  noi,  “siamo stati comprati a gran prezzo.” (1 Cor 6, 20), Dobbiamo far diventare vita nostra la vita e la morte di Cristo. Morire per mezzo della mortificazione e della penitenza, perché Cristo viva in noi per mezzo dell'Amore. E dunque seguire le orme di Cristo, con l'anelito di corredimere tutte le anime. Dare la vita per gli altri. Soltanto così si vive la vita di Gesù Cristo e diventiamo una sola cosa con Lui.

Intercessioni

 

D.      Il tuo angelo accompagni coloro che viaggiano, e li difenda da ogni pericolo, preghiamo.

Ascoltaci e aiutaci.

D.      Gesù Salvatore, fa’che completiamo in noi con la penitenza ciò che manca alla tua passione, preghiamo.

D.      Purifica e rinnova la tua Chiesa nei giorni di grazia della Quaresima, perché la sua testimonianza sia più coerente e incisiva, preghiamo.

D.      Il Signore, che dall’umiliazione della croce, è stato innalzato alla destra del Padre, accolga i nostri morti nella gloria del suo regno, preghiamo.

Padre nostro

Quando corpus morietur

Fac ut animae donetur

Paradisi gloria. Amen.


CONCLUSIONE

Omelia

Orazione finale

V.        Signore Dio, nostro Padre,

            amandoci senza misura, tu non ci hai rifiutato tuo Figlio,

            ma lo hai dato a noi per la nostra salvezza;

            mostra ancora oggi il tuo amore,

            e poiché nella celebrazione della passione

            abbiamo seguito Gesù

            che è andato liberamente verso la morte,

            santifica le nostre vite

            e sostienici quando verrà l’ora di vivere nel nostro corpo

            l’esodo da questo mondo a te, o Padre,

            benedetto nei secoli dei secoli.

A.        Amen.

Benedizione e congedo